La dea Cerere/Demetra, dea siciliana!
Buongiorno a tutti!
Oggi voglio parlarvi di una dea mitologica legata alla nostra amata città:Cerere, anche conosciuta come Demetra.
Non voglio anticiparvi nulla, lo scoprirete piano piano... Buona lettura!
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Demetra veniva raffigurata come una matrona severa e maestosa, ma anche bella ed affabile, con una corona di spighe in testa, una fiaccola in una mano e nell'altra un cesto di frutta.
Oggi voglio parlarvi di una dea mitologica legata alla nostra amata città:Cerere, anche conosciuta come Demetra.
Non voglio anticiparvi nulla, lo scoprirete piano piano... Buona lettura!
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• Chi è Demetra?
Ella era figlia di Saturno e Opi (Rea per i romani) sorella di Vesta, Giunone, Plutone, Nettuno e Giove (Zeus).
Demetra-Cerere generò da Zeus, suo fratello, Iacco, Kore e Persefone (per i romani Proserpina) e Pluto dal mortale Iasone.
Demetra nella lingua greca vuol significare “Madre terra”.
Presso i popoli romani la dea prende il nome di Cerere (dal latino Ceres).
Tutti i doni della terra, anche i fiori e la vita di tutti gli esseri viventi erano suoi doni.
Era raffigurata come una matrona molto bella, ma severa e maestosa, con una corona di spighe sul capo, una fiaccola in una mano e una cesta piena di grano e di frutta nell'altra.
Era una divinità preromana, già Cerere veniva venerata dagli Osci o Oschi e il suo nome (in osco Kerres, Kerria) deriva dalla radice indoeuropea ker e significa "colei che ha in sé il principio della crescita".

• L'avvento della dea in Sicilia
Secoli fa gli uomini erano degli esseri carnivori, si nutrivano cioè solo di carne animale e non sapevano sfruttare ciò che invece la Natura spontaneamente gli offriva. Si narra che, a causa di questa dieta sbilanciata che aveva degli effetti negativi sulla struttura stessa degli uomini, una dea greca di nome "Demetra" ("Cerere" per i Romani) ebbe pietà e compassione di questi uomini e concesse loro sapienza e diligenza, per vivere meglio.
La conseguenza di questa concessione fu che l'uomo non volle vivere più da solo, ma cercava i suoi simili per vivere in compagnia. Quindi cominciarono a nascere i primi agglomeranti umani (gruppi della stessa famiglia), poi i villaggi e quindi le città, tutto questo in un lasso di tempo lunghissimo.
Pian piano l'uomo cominciò a conoscere vari tipi di piantagioni, catalogandole in commestibili e non commestibili, curative e velenose. La dea Demetra allora decise di regalare agli uomini dei semi di cereali. La più antica forma vegetale piantata dall'uomo sembrerebbe sia stata l'orzo, e tracce ritrovate in un villaggio francese attestano questa attività a circa diecimila anni fà. Dopo le prime piantagioni fatte con l'orzo, le coltivazioni di cereali si estesero in base al clima e al territorio: frumento nella regione mediterranea, avena e segale nelle aree del nord, riso in Asia, mais in America.
La Sicilia, per il suo clima particolare, ha sempre coltivato il grano duro oltre ad altri cereali, ma il grano è sempre stato la maggior produzione dell'isola tanto da avere l'appellativo di "granaio d'Italia".
Da allora la dea Demetra-Cerere è ricordata come la dea delle piante e dei cereali, patrona della fertilità del suolo e della fecondità femminile.
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