Necropoli di Gela


Ammontano a diverse centinaia le tombe sistematicamente esplorate a Gela da P.Orsi agli inizi del '900, a cui vanno aggiunte quelle scoperte in anni più recenti. Molte sono state oggetto di scavi illegali sin dal XIX secolo ed i vasi dei corredi, in particolare corinzi e attici, sono confluiti i musei europei e d'oltreoceano. La straordinaria ricchezza dei corredi testimonia la prosperità della città, mentre la dislocazione delle necropoli permette di delineare l'estinzione dell'Antico sito urbano. non sono altresì trascurabili i dati demografici che possono ricavarsi da una documentazione così ampia. al momento della fondazione si destinano a necropoli le aree ad ovest, fuori dal perimetro urbano (Villa Garibaldi). Sepolture, talune molto antiche, sono state, tuttavia, scoperte anche ad est della città, in località spinasanta. nel corso del VII secolo a.C. i seppellimenti Si estesero a, dislocando si sul versante meridionale della collina, sino a raggiungere la linea di costa. Le sepolture più antiche risalgono alla fine dell' VIII secolo a.C. L'incinerazione con ceneri raccolte entro ancora è comune nella fase più antica affiancata da inumazioni in fosse terragne o entro sarcofagi monolititici. L'inumazione entro pithoi riservata ad adolescenti, che perdura nel VII a.C. è generalmente considerata al retaggio di pratiche funerarie diffuse a rodi. nella prima metà del VI secolo a.C. non si registrano monumenti nei rituali funerari due punti le tombe si sovrappongono alle più antiche con un evidente prevalenza delle inumazioni, talvolta entro sarcofago monolitico. L'uso del sarcofago fittile- famosi gli esemplari decorati all'interno da regia rilievo e quelli con colonne angolari- si afferma e si generalizza dalla metà del VI secolo a.C. Nel frattempo si dirada il rito del incinerazione, sino alla sua completa sparizione nel corso del V secolo a.C. In questo periodo le importazioni atti che diventano predominanti, ed in particolare tra il 484-460 a.C. con vasi in quantità sorprendente è di altissima qualità, evidenza unica nel panorama delle colonie di Sicilia.

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