Santuari di Gela

Buongiorno cari lettori! Oggi, in una giornata così bella e soleggiata, voglio parlarvi degli innumerevoli santuari della mia città (Gela) e della sua bellezza storica, che vi conferiscono una straordinaria geografia religiosa.
Il forte legame di Gela con Rodi, in relazione forse alla preminenza della componente rodia, emerge dell'importanza che i culti di Athena Lindia e di Apollo, presumibilmente Lindos (nome del primo insediamento coloniale risalente al secolo VII a.C.) ebbero nella colonia e dalla loro alta antichità. Il rapporto privilegiato con il santuario di Athena a Lindos è ben documentato dalla cronaca Lindia. Il santuario maggiore della città era sull'acropoli che occupava l'estremo settore orientale della collina, che domina le foci del fiume Gelas. La mancata individuazione del muro di recinzione è dell'area di ingresso del Santuario negano le linee-guida essenziali alla lettura delle evidenze e luce. Le prime tracce di costruzioni di carattere sacro risalgono alla prima metà del VII a.C. Sono databili a quest'epoca i resti del sacello A, inglobato nel VII secolo a.C. nelle fondazioni del tempio B dedicato ad Athena Lindia. Il tempo C è successivo: grandioso tempio dorico, di cui rimane in situ una colonna, fu probabilmente costruito da Gelone dopo il ringraziamento della Vittoria sui cartaginesi del 480 a.C. A questo tempio appartengono le tegole e resti di Sime dipinte in marmo cicladico, che, scoperte Nel 1995, danno la misura della magnificenza dell'edificio, confermando l'esistenza di un commercio di Marmi attive in Occidente sin dal periodo arcaico.
 Fu trovato inoltre il basamento di un terzo tempio risalente alla metà del VII a.C., attribuito al culto di Zeus Atabyrios, di rilevante importanza sia a Rodi sia ad Agrigento, fondazione geloa. Meritano una menzione particolare i rivestimenti fittili architettonici restituiti dall'acropoli a partire dalle indagini di P.Orsi, fino alle ultime scoperte con te e si fanno di Gela uno dei centri di produzione più avanzati ed originali dell'Occidente Greco.
Risultati immagini per statua fittile di demetra gela
Statua fittile di Demetra
(seconda metà del V secolo a.C.; Gela MAR)
Un altro santuario con evidenze a partire dal VII a.C. è stato localizzato all'interno della città, nell'area occupata dal Municipio. Graffiti su ceramica documentano la dedica al culto di Hera. Non lontano è stato proposto di conoscere l'area dell'agorà. Sulle pendici meridionali della collina ricade il grande complesso sacro di Predio Sola. Gli ex-voto più antichi, in quantità rilevante, ci salgono la seconda metà del VII a.C., mentre l'unico edificio scoperto sarebbe databile alla metà del VI a.C. Tra gli oggetti rinvenuti riveste particolare importanza la lampada fittile con protomi umane e di ariete che nella sagoma riecheggia le lampade marmoree cicladiche. Tra i santuari suburbani, il più conosciuta è quello sulla riva sinistra del fiume Gelas, sulla collina di Bitalemi che fronteggia l'Acropoli. È quasi certamente, con quello selinuntino della Malophoros, il santuario più importante della Sicilia per l'eccezionale conservazione delle deposizioni votive, che non lasciano dubbi circa la sua identificazione con un Thesmophorion, confermata dal graffito "hiorá Thesmophòro ek tàs Dikaios skanàs".

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